Le risposte nell’abisso #sguardicritici

Il regista inglese Matthew Lenton si presenta al FIT con Striptease & Out At Sea. Un doppio spettacolo, tratto dai testi di un maestro del teatro dell’assurdo: Slavomir Mrozek.

In Striptease si viene trasportati da buio e urla in uno spazio sconosciuto in compagnia di due uomini d’affari, che cercano una via di fuga dal luogo in cui vengono confinati. Gli attori, Ross Allan e Robert Jack, alternano momenti di discussione a momenti di rottura della quarta parete, sedendosi tra il pubblico, stabilendo un contatto visivo e ponendo domande. 
Di grande effetto la luce svelatrice di una misteriosa mano, una presenza superiore, che costringerà la coppia di sventurati a spogliarsi dei loro averi e a collaborare per trovare una via d’uscita. 
Lo spettatore viene incantato da un flusso di suoni ipnotici, accelerazioni o bruschi rallentamenti, allo stesso modo in cui i due prigionieri vengono ipnotizzati dalla malvagia presenza.

In Out At Sea troviamo tre pescatori alle prese con ridicoli discorsi politici e morali, che diano loro scuse plausibili per mangiare un compagno, senza mai provare alcun senso di colpa. Ritmato e coinvolgente il loro dibattito è in grado di suscitare risate e domande di grande peso.
Essenziale ma efficace l’uso di pochi oggetti in scena, che rendono l’idea di precarietà. 
L’espressività dei personaggi permette loro di spiccare, senza ricorrere ad abbellimenti di luci e suoni superflui.
Durante lo spettacolo si viene sconvolti e travolti da ogni dettaglio, con molta comicità, senza mai dimenticare la profondità dei testi, che mettono in luce riflessioni ancora attuali su concetti di libertà, di sfruttamento e sui confini della democrazia.


_Daiana Saxer Nova

Striptease & Out At Sea di Vanishing Point/Matthew Lenton


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