L'ANGOSCIA E WALT DISNEY

Ultimo episodio di una trilogia sulle voci femminili legate al personaggio di Hitler, lo spettacolo del “Teatro i” presenta in scena, oltre a Magda Goebbels (moglie di Joseph Goebbels), lo stesso Führer. Dialoghi che mostrano l'amore e l'adorazione fra i due, che forse è anche limitata all'intesa fra due persone che hanno in comune una visione distorta del mondo. “Magda e lo spavento” mette in scena due attori che si trasformano continuamente da figure serie e temute a persone completamente infantili, passando per momenti di pazzia e delirio, restando per tutto il tempo pienamente credibili nei loro personaggi. La scena è divisa dal pubblico da un telone, che da una parte ti illude di essere con loro, ma allo stesso tempo ti ricorda di essere all'esterno, in un altra dimensione. Giochi di luce e ombra invadono la tenda, che talvolta è spessa e talvolta quasi trasparente. Molto presenti in scena sono i suoni, che ricordano bombardamenti, allarmi, pioggia, temporali e sottolineano lo spazio e il tempo in cui è ambientato il tutto. Questi sono in parte registrati e in parte creati sul momento con a una miriade di strumenti musicali. Ultimo attore in scena è Walt Disney, invisibile ma perennemente presente nei dialoghi tra Magda e il Führer. Biancaneve e i sette nani, Topolino, Paperino e i loro amici sono trasformati in una conferma delle teorie folli e naziste sull'inferiorità di determinati esseri umani e sul disprezzo che va riservato loro. Temi angoscianti che tramite Walt Disney perdono parte della loro inquietudine – ma solo parte. 

testo: Alessia

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