Una mela al giorno GOLDEN DELICIOUS



JONATHAN AND THE BLUE TABLE


Magico, questa penso sia la parola che meglio descriva questo spettacolo. Magico il modo in cui mi sono ritrovata catapultata sott’acqua a fare il tifo per una piccola aringa mentre scappava da uno squalo.
Magico come dopo questa corsa alla sopravvivenza mi sia persa nel movimento fluido e delicato di una medusa che solitaria si aggirava per gli abissi.

Magico come mi sia ritrovata a Parigi guardando due lumache durante la stagione degli amori.
Magico come queste sensazioni mi siano scaturite grazie a dei cucchiaini, un coltello, una cuffia per la doccia rosa (molto simile a quella che usa mia nonna ndr), due spugne bagnate ed una canzone dalle note tipicamente francesi.

La prima parte dello spettacolo era composta dalla rappresentazione dell’evoluzione degli animali sul nostro pianeta, ma, in questo caso, messa in scena su una tavola blu.
L’artista israeliana Inbal Yomtovian, con l’aiuto di Ari Teperberg, tramite la sua mimica corporea e la sua voce bassa faceva da narratrice per storie di lumache da giardino, balene e cigni.

Questi personaggi prendevano vita da oggetti di utilizzo comune davanti ai nostri occhi di spettatori curiosi.
Le aringhe argentate e fluttuanti erano dei semplici cucchiaini da the argentati, i raccapriccianti animali degli abissi erano delle luci colorate sul palco buio e da dei sacchettini di plastica, nascevano dei maestosi cigni.
La prima parte dello spettacolo si conclude con una frase ed un’atmosfera molto sognante: Sul palco le luci sono basse.  Il cigno si muove lentamente.

Inbal ci sta dicendo che fino al XVIII sec. non si sapeva che fine facessero gli uccelli in inverno (mentre parla fa fare al cigno un giro del tavolo, cammina come una ballerina di danza classica, mi chiedo se nella sua testa sente il brano di Cajkovskij).
Ora ci ricorda, come sappiamo, che in inverno gli uccelli vanno sulla luna.
Il cigno spicca il volo.
Vola verso una piccola luce bianca…

La seconda parte di quest’alternativo spettacolo, vede seduti dietro al tavolo,  fianco a fianco, i due attori israeliani.
Fischiettando un allegro motivetto preparano la loro scena. Tolgono la tovaglia dal tavolo. Sguardo d’intesa.  Si siedono. Fischiettano. Da un cassetto del tavolo estraggono due coltelli ed un tagliere. Inbal appoggia sul tavolo 5 mele alcune verdi, altre rosse ed insieme al suo compagno ne tagliano due a metà e da una di esse ne estraggono un quarto. I personaggi principali ci sono tutti. Madre, padre, figlio ed amante. La storia tocca diversi ambiti: la drammaticità del tradimento, la sorpresa nello scoprire di non essere figlio di chi pensavi, la perdita di conoscenza di te stesso e la voglia di riscatto.

Tutte queste sfaccettature della storia sono alleggerite ed arricchite da una buona dose di ironia e giochi di parole. La parola "mela" si presta bene per questo genere di divertissement.


È stato uno spettacolo veramente diverso dal solito, che ha spaziato tra il documentario, l’action movie, con dei risvolti imprevedibili, carichi di energia e divertenti.

Vi lascio allora con la speranza di avervi fatto vivere o rivivere un po’ del sogno che questi due artisti sono riusciti a far nascere sul palco…

Ah, ricordatevi che una mela al giorno toglie il medico di torno… quindi la prossima volta che ne vorrete mangiare una, perché non prediligere quelle Golden?

(Testo: Nicole Gardner / Foto: Laura L. e Alessia R.) 




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