MI GRAN OBRA

Cosa fareste voi se per fare uno spettacolo aveste un fondo illimitato a vostra disposizione? Cosa fareste se quindi potreste realizzare la vostra grande opera in assoluta libertà?

David Espinosa ci ha pensato bene e ha creato nella sua testa la sua grande opera. Solo: in realtà lui i soldi non ce li aveva. Cosa fare per realizzarla allora? Ovvio! Trasformare tutto in scala 1:87. Mi gran obra non è quello che si definisce solitamente teatro. È una performance, uno spettacolo. Gli "attori" sono delle figurine alte 1-2 cm. Non mi sono mai trovata "così in prima fila", come ha definito una compagna d'avventura, a pochi centimetri dal palco.

Altri compagni di sala potrebbero raccontarvi l'ebrezza, o forse l'irritazione, di usare dei binocoli (in miniatura ma in scala più accessibile a un utilizzo concreto) per poter godere di quella grande opera in atto a poca distanza. Mi gran obra racchiude al suo interno tutte le sfaccettature della nostra società. La bellezza della vita e degli affetti e la cattiveria a volte della morte. La leggerezza di una giornata in compagnia e la degenerazione della nostra società, l'innocenza e la depravazione e volgarità, l'individuo e la massa. Uscendo dalla grande opera di David Espinosa mi è rimasta una sensazione di riflessione divertita sulla decadenza della nostra società quanto anche sulla bellezza che abbiamo intorno. E il primo verdetto è stato: geniale!

 Testo di Alessia

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