Il secondo numero di FITtissimo del 22 FIT Festival di Lugano, scritto dai Giovani del Gruppo Redazione (con il sostegno di InfoGiovani e del Dicastero Giovani ed Eventi).
Maschere, miti, eroi, leggende ma soprattutto tantissime risate con “Aspettando Ercole”, uno spettacolo SPETTACOLARE con quattro attori tutti protagonisti e sempre in scena. La storia narra della nascita del Figlio di Zeus e viene messa in scena con tanta ironia e vivacità, una sorta di caricatura in stile cartone animato che ha strappato tantissimi applausi e rischiato di commettere una strage per le tante risate che hanno inondato la sala per tutta la sua durata. Lo spettacolo scorre molto bene anche grazie alla bravura indiscutibile degli attori, incredibilmente comici ed espressivi anche dietro alle loro maschere. Maschere a cui hanno saputo dar vita in modo brillante tirando fuori da esse ogni tipo di emozione; dalla rabbia alla felicità, dalla tristezza alla preoccupazione, dall’inquietudine alla fermezza. Tante le idee portate in scena in questa avventura teatrale, tutte riuscite alla perfezione. Il dialetto aggiunge simpatia ed esagerazione, le canzoni cantate rigorosamente a
Boris Bronski/ La Comédie des Masques è lo spettacolo di apertura del 19° Festival Internazionale del Teatro di Lugano, in una serata che, forse complice l’arrivo anticipato della brutta stagione, forse per l’accavallarsi di una troppo variegata offerta di eventi, non è così frequentata come ci si attendeva. Habbe & Meik (alias Hartmut Ehrenfeld e Michael Aufenfehn) sono i creatori di Boris Bronski, personaggio di finzione, la cui particolare comicità si forma non solo grazie al ben calcolato miscuglio di slapstick , clownerie e mimo, ma anche e soprattutto attraverso le maschere, dal carattere grottesco e straniante: una metà del viso è sorridente, l’altra triste e corrucciata. Le situazioni proposte sono prelevate dalla vita quotidiana, ma ingrandite fino a raggiungere una dimensione surreale. Nonostante l’innegabile bravura, la precisione nei movimenti, la cura dei dettagli (ad esempio nella drammaturgia fisica e visuale dei cambi di scena), il ritmo risulta fiacco e solo l’u
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