Fuori classe, con classe!


Il mondo del teatro è stato, fin dalle sue origini, diviso in teatro per adulti e teatro per bambini, con linguaggi e dinamiche molto differenti. Negli ultimi decenni il teatro si è riempito di spettacoli che trattano il tema della scuola, in genere del periodo delle medie, creando ciò che viene definito teatro per ragazzi.

Per alcuni questo genere deve venir sviluppato su linguaggi propri come quelli del teatro per bambini, per altri non è affatto un genere, ma un ibrido che tenta di rendere il teatro una robetta di facile comprensione ai ragazzi.

A seconda del parere su quest'argomento, il giudizio su uno spettacolo come Fuori Classe può cambiare molto. Nell'ottica del teatro per ragazzi è uno spettacolo ben costruito: fresco, diretto, poetico. Una vicenda ambientata in una scuola di provincia italiana, che più che comune è  universalmente valida per ogni adolescente: il secchione e la ragazza easy che si nascondono nella soffitta della scuola, dove possono confrontare le loro personalità, che hanno appena cominciato a sbocciare, nell'unico luogo dove il giudizio e la protezione degli adulti non possono raggiungerli. Ne emerge un mondo d'impacciati tentativi di osare, di speranze e di paure per il futuro e per il presente, in cui compaiono i primi fantasmi della vita adulta, che l'infanzia non conosce.

Tutto è trasmesso con un linguaggio tipico di quell'età, presentando la storia sotto una luce che può apparire realistica dal punto di vista del teatro per ragazzi, banale invece se si interpreta lo spettacolo senza tenere ben presente per quale fascia d'età lo spettacolo è concepito. Se infatti non consideriamo questo teatro un organismo che parla direttamente ai ragazzi, ci troviamo davanti ad uno spettacolo le cui dinamiche, la cui poesia stessa ci appare scontata; scontata come può essere la vita emotiva di tredici anni ricordata e rivissuta da un trentenne.

Testo: Marzio / Foto: Alessia

Commenti

Post popolari in questo blog

Le 12 fatiche dei Barabao...

Le maschere di Habbe & Meik, esilaranti ma senza rapire...