Virginia: una storia di baci e bugie

La paura e l'imbarazzo dei genitori verso i figli che crescono sembrano essere il tema principale di questo spettacolo. Una madre, Linda, che si occupa della casa e della figlia oltre che lavorare. Stufa di un padre e marito assente, sempre preso dal lavoro e che a casa è solo "di passaggio". Il primo bacio della figlia Virginia scatena una discussione tra la coppia e nel voler spiegare la sessualità alla figlia i baci diventano i loro e le bugie non sono più quelle raccontate ai bambini ma quelle della propria quotidianità. Grazie a un insieme continuo e riuscito di dialoghi, musica, piccole coreografie e una scenografia semplice ma utilizzata con molta fantasia, la coppia di attori è riuscita a trattenere il pubblico de Il Cortile concentrato per tutta la durata dello spettacolo e a farlo ridere. Alla fine il pubblico ha dimostrato il suo apprezzamento con un grande applauso e uscendo con un sorriso dalla sala. E la figlia? Virginia è solo un pretesto per accorgersi della loro visione del presente, del passato e del futuro parlando dei propri baci e delle proprie bugie. (Alessia) 

Galeotto fu quel bacio 
Si è creata una bellissima atmosfera durante lo spettacolo “Virginia, una storia di baci e bugie” della compagnia teatrale “La Pulce”, spettacolo che ha saputo catturare l’attenzione di un pubblico di ogni età. Con la sua coppia di protagonisti, un padre sempre preso dal lavoro e una madre rilassata ma non più in armonia con il proprio corpo, che tra giochi infantili, tanta ironia e riflessioni profonde risulta essere un mix credibile, naturale e molto espressivo. Lo spettacolo ci mostra la figura dei genitori nella loro forma più vera, con le loro incertezze e insicurezze che a volte si hanno quando si vorrebbe parlare con i figli di discorsi imbarazzanti come la sessualità. Il primo bacio della figlia porta i due protagonisti a compiere un viaggio di una notte nel loro passato, nel loro presente e anche nel loro futuro per poi ricollegare il tutto ad una figlia mai in scena ma comunque molto presente, quasi a rappresentare le difficoltà stesse dei genitori verso i figli. Insomma, uno spettacolo che ha lasciato tutti senza parole per la sua poesia e che ci porta ad una nuda ma semplice verità: fare i genitori è un mestiere difficilissimo, probabilmente il più difficile del mondo, tanto quanto essere figli ! (Dominic)

> Articoli usciti sul primo numero di Fittissimo della 21 edizione del FIT

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