In viaggio sulla luna con Jerrycan

Chi entra in sala aspettandosi una pièce teatrale si sbaglia, non di meno lo spettatore che varca la soglia pensando di assistere ad un concerto cade in errore; insomma, nessuno dei due ha totalmente ragione, ma nemmeno torto: infatti questa rappresentazione è un simpatico miscuglio di sketch e musica dal vivo che si alternano dinamicamente. Per il duo ginevrino la barriera linguistica non è un problema, ci pensa una mistura di francese, inglese ed italiano maccheronico, ad aiutarli ad interagire con il pubblico. Per quanto riguarda una recensione più tecnica, invece, entrando nella sala si nota subito il forte utilizzo di proiettori, che si calibra con una sapiente gestione delle luci; lo scenario è invece spartano, costituito da: un palco con due schermi circolari (ricavati da piscine gonfiabili) gli strumenti musicali, e gli amplificatori. Non si può parlare invece di un testo drammaturgico vero e proprio, visto che, come detto in precedenza, la parte teatrale è costituita da piccoli sketch, ed alcune battutine. Scrivendo degli attori (musicisti in questo caso), non si può propriamente parlare di ruolo, direzione artistica e costumi, tranne che per il simpatico completo a tema aerospaziale del cantante, è invece da notare una grande maestria nell’utilizzo degli strumenti musicali. In conclusione posso affermare che chi cerca una serata spensierata ed esilarante, ha trovato quello che cercava, e anche coloro i quali fossero alla ridi qualche cosa di più erudito troveranno sicuramente degli spunti interessanti. (Arim Colbert)

> Su facebook tutte le fotografie dello spettacolo

> Articolo uscito sul primo numero di Fittissimo della 21 edizione del FIT

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