Aspettando... Ercole

La Compagnia Barabao di Padova martedì scorso ha messo in scena allo Studio Foce uno spettacolo preso in prestito dall'antica Grecia, rivisitando l'Anfitrione di Plauto (commediografo latino), prendendo spunto anche dalla Commedia dell'Arte e creando con l'improvvisazione. La compagnia è riuscita con grande maestria a interpretare diversi personaggi per attore e a renderli loro in ogni momento. Aspettando Ercole racconta il prologo del suo mito, quindi non le sue gesta o la sua vita, bensì il principio della sua storia: insomma come è stato concepito dal dio dell'olimpo Zeus e l'umana Alcmena creando situazioni paradossali e mostrando come le tentazioni, la fragilità e la gelosia non siano caratteristiche prettamente umane ma pure divine. Il pubblico per questa rassegna perlopiù giovane che ha riempito lo Studio Foce ha apprezzato uno rappresentazione con luci, scenografia e maschere usate in modo sorprendente e con una recitazione che prendeva in considerazione tutto il corpo riuscendo a infondere molta vita anche a delle maschere inanimate. I suoni di scena sono stati interamente creati dagli attori con piccoli strumenti e voci. L'interesse è stato dimostrato pure alla fine dello spettacolo quando il pubblico ha avuto l'occasione di parlare con i quattro attori e li ha infine riempiti di domande. Fresco, allegro, ironico e critico allo stesso tempo, questo spettacolo ha in parte reso anche il pubblico protagonista, catapultandolo in un mondo mitologico nuovo. (Camila e Marzio)

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